RIAPERTURE: C’È L’INTESA, SCENDE A 1 METRO LA DISTANZA MINIMA

Governo e Regioni hanno trovato l’accordo sulle linee guida per la seconda fase della ripartenza delle attività economiche

SCARICA QUI le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttive

Fonte: Confcommercio

Pronte, dopo un’estenuante trattativa Governo-Regioni, le linee guida per la seconda fase della ripartenza con disposizioni per le riaperture uguali, almeno per il momento, per tutto il territorio nazionale. La prossima settimana potranno riaprire i battenti ristoranti, bar, negozi, spiagge, palestre. Scende a un metro la distanza minima da rispettare e la prenotazione sarà obbligatoria per parrucchieri e saloni bellezza. Dal 3 giugno libera circolazione tra Regioni e frontiere con la Ue aperte.

Per tutte le attività è necessario predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, in alberghi e ristoranti è suggerita la rilevazione della temperatura corporea degli avventori e devono essere resi disponibili prodotti igienizzanti. La distanza interpersonale minima obbligatoria nella ristorazione scende a 1 metro e occorre privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenendo l’elenco delle prenotazioni per un periodo di 14 giorni. I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale. La distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio.

Nei bar l’ingresso deve essere contingentato e limitato a un numero di clienti che possa garantire la distanza interpersonale di almeno 1 metro, In alberghi, agriturismo e altre strutture di ospitalità resta imperativo predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore 37,5 gradi. Occorrerà poi garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Le linee guida suggeriscono di favorire le modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile. Ospiti e personale devono indossare mascherine.

Nei negozi di abbigliamento dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia la merce. I clienti devono sempre indossare la mascherina, cosi come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti. Per il distanziamento sociale e ingombro locali sono valide le regole già indicate per le altre attività Nei supermercati e centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37.5 gradi.

Per le palestre la distanza minima da mantenere sale a 2 metri, occorre poi redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (ed esempio con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea.

Per quanto riguarda balneazione e spiagge, invece, le linee guida concordate prevedono un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone. Quando non posizionate nel posto ombrellone, tra le sdraio deve essere garantita una distanza di almeno 1.5 metri. Le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni, eccetera vanno disinfettate a ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

Fonte: Confcommercio