Formazione, innovazione, riqualificazione, prevenzione delle distorsioni del mercato e misure specifiche per le aree di confine: questi i temi principali del dialogo con la prossima Giunta lombarda
È un quadro ancora incerto quello per il comparto dei pubblici esercizi lombardi – oggi a RistorExpo (Erba) il Comitato Fipe Lombardia – che ancora accusano i colpi della pandemia e i più recenti rialzi dei costi energetici e delle materie prime. Sofferenza evidenziata anche da un indicatore esplicito come l’occupazione: con la pandemia il numero di dipendenti si è ridotto di oltre il 20%, pari ad una perdita superiore alle 40.000 unità (elaborazione centro studi Fipe su dati Inps).
“Il nostro settore è stato tra quelli che hanno pagato il prezzo più alto per Covid e per l’aumento dei costi dell’energia – dichiara il presidente di FIPE-Confcommercio Lino Enrico Stoppani – Segnali di ripresa iniziano ad intravedersi, anche grazie ad un trend positivo del turismo, ma è necessario continuare a sostenere il comparto: bene dunque la decisione di prorogare l’esonero all’autorizzazione paesaggistica fino alla fine del 2023 per i dehor, che non possono essere più considerati solo come una risposta ad un’emergenza, bensì un elemento rappresentativo di un nuovo modo di vivere la socialità e gli spazi urbani”.
Per supportare il comparto è necessaria un’attenzione particolare da parte di tutti i livelli istituzionali: i Comuni, chiamati a capire e governare le nuove dinamiche che influenzano il territorio, combinando interessi a volte divergenti, e le Regioni, che hanno competenze in grado di stimolare e favorire la crescita.
“La nostra Federazione – prosegue Stoppani – ha apprezzato le misure della scorsa Giunta regionale lombarda su credito e liquidità, efficienza energetica e sostegno all’occupazione. Con il prossimo esecutivo di Regione Lombardia continueremo a confrontarci con spirito collaborativo, chiedendo un impegno ulteriore per la crescita professionale degli operatori-imprenditori e collaboratori grazie alla formazione e all’innovazione. Inoltre, va perseguito e rafforzato il principio ‘stesso mercato stesse regole’, evitando distorsioni e concorrenza sleale nel settore della somministrazione. Infine, va risolto il tema dei frontalieri che, dalle zone di confine, vanno a lavorare in Svizzera, attraverso la defiscalizzazione del costo del lavoro per le aree di confine”.
In occasione di RistorExpo viene presentata ai ristoratori del territorio la prima edizione della “Giornata della Ristorazione per la cultura dell’ospitalità italiana” che si terrà il 28 aprile. Un’occasione per non dimenticare e valorizzare i valori e il ruolo della ristorazione italiana, strumento di identità e di attrattività del Paese.
“Perché una Giornata da sola non basta per raddrizzare le cose, ma forse serve a raddrizzare lo sguardo su come guardare la Ristorazione di questo Paese – conclude Stoppani – recuperandone cioè non solo i valori economici, ma anche quelli sociali, culturali ed identitari, che rafforzano le nostre Comunità e favoriscono coesione sociale”.