Impossibile adeguare i registratori di cassa entro il primo gennaio, solo
la metà è aggiornata
Partire a tutti i costi subito significa aumentare le distorsioni competitive
e fare torto a migliaia di piccole imprese già piegate dalla crisi
“In un momento così difficile voler a tutti i costi cominciare subito con la lotteria degli scontrini diventa solo un ulteriore modo di infierire sulle imprese”: è il monito di Confcommercio Lombardia a pochi giorni dalla prevista partenza (il primo gennaio). Non è in discussione il provvedimento in sé “quanto – precisa Confcommercio Lombardia – tutti gli adempimenti che si porta dietro. La situazione è, ad oggi, molto complicata. A malapena la metà degli esercizi commerciali è riuscita ad adeguare i registratori di cassa: questo, è bene sottolinearlo, non per cattiva volontà degli operatori commerciali, ma per l’oggettiva difficoltà del mercato di soddisfare l’enorme numero di richieste di intervento. Inoltre, non dobbiamo dimenticare i costi tutt’altro che indifferenti dell’operazione, a carico delle imprese”.
“La ragionevolezza vorrebbe che, considerata la situazione, si decidesse per un rinvio. Ma, a quanto pare – rileva Confcommercio Lombardia – al momento così non sarà. Si tratterebbe di un grave errore. Innanzitutto, ad essere penalizzate saranno soprattutto le piccole imprese che, più delle grandi, stanno trovando difficoltà ad adeguarsi per tempo. Ciò porterà a pericolose distorsioni competitive”.
“Ma – aggiunge Confcommercio Lombardia – il rischio è poi quello di partire con una lotteria a metà: di certo, non un buon biglietto da visita per tutta l’operazione”. “Torniamo quindi a chiedere un rinvio della lotteria degli scontrini” conclude Confcommercio Lombardia “lo impone la necessità di non fare torto a migliaia di piccole imprese già duramente piegate dalle difficoltà di questi mesi e lo richiede, in definitiva, anche il buon senso”.