CONFCOMMERCIO LOMBARDIA:SUI VACCINI LE IMPRESE CI SONO MA CHIEDONO CERTEZZE

Alla vigilia di una nuova probabile stretta anti-Covid per la regione

Le chiusure siano accompagnate da un’accelerazione della campagna vaccinale,

terziario pronto a fare la sua parte

“Nuove chiusure? Che siano accompagnate da una tangibile accelerazione sulla campagna vaccinale”. E’ il monito di Confcommercio Lombardia alla vigilia di una nuova, probabile, zona rossa in Regione. “Queste nuove restrizioni arriveranno in un momento in cui ci si aspettava la ripartenza, in una primavera che doveva segnare la riapertura e, invece, sarà quasi l’esatta copia di un anno fa”.

“Siamo all’ultimo miglio, i vaccini sono l’unico modo per uscire da questa situazione che in tutta Italia ha già lasciato sul terreno oltre 300 mila imprese, per questo ogni ritardo o incertezza non è più sopportabile” aggiunge Confcommercio Lombardia.

“A questo proposito è opportuno ricordare che le imprese del terziario sono sempre state in prima linea assumendosi la responsabilità di offrire servizi essenziali per i cittadini ed esponendosi al rischio anche nei momenti più acuti dell’emergenza. E’ bene che di questo si tenga sempre conto, anche nel calibrare le priorità del piano vaccinale”.

“Confcommercio è pronta a fare la sua parte, e ad attivare iniziative per la vaccinazione dei dipendenti delle imprese associate, in un meccanismo che tenga conto della natura estremamente diversificata e complessa del sistema del terziario ma contemporaneamente forte della capillarità sul territorio” aggiunge Confcommercio Lombardia.

“Un senso di responsabilità – conclude Confcommercio Lombardia – che la nostra Organizzazione nella sua articolazione nazionale ha reso ancora più manifesto con iniziative apripista come la creazione di un hub vaccinale nella sede di Genova, già aperto alle necessità di tutta la cittadinanza”.