CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER SPESE SICUREZZA: DOMANDE DAL 28 MAGGIO

Contributi a fondo perduto sino al 70% per le spese sostenute per la messa in sicurezza delle micro e piccole imprese. Sono state definite le date di apertura e chiusura per la presentazione delle domande per il bando Safe Working, io riapro sicuro, realizzato dal sistema camerale lombardo e da Regione Lombardia .
Di seguito i dettagli principali:

* APERTURA DOMANDE: 28 maggio ore 10 :00 

* SCADENZA: 10 novembre 2020

* OBIETTIVO:  sostenere le micro e piccole imprese lombarde per l’adozione delle misure necessarie a garantire la ripresa dell’attività a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19.

* CHI PUO’ PARTECIPARE: Le micro e piccole imprese lombarde che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza sanitaria o che hanno introdotto il lavoro agile per tutti i dipendenti, pur rientrando tra le attività consentite.  Il contributo a fondo perduto, con limite massimo di 25.000 euro, coprirà le sole spese ammesse al 60% per le piccole imprese e al 70% per le micro imprese. Ogni impresa può presentare una sola domanda con un investimento minimo pari a 2.000 euro.

* CANDIDATURE: Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica con firma digitale sul sito http://webtelemaco.infocamere.it dalle ore 10:00 del 28 maggio fino alle ore 12:00 del 10 novembre 2020.

La domanda può essere presentata direttamente dalle imprese o da soggetto delegato.

 

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BANDO SAFE WORKING – IO RIAPRO SICURO: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER IMPRESE

Contributi a fondo perduto per le imprese affinché possano dotarsi degli strumenti di sicurezza previsti dalla Fase Due. La giunta regionale ha approvato i criteri del bando Safe Working, con una dotazione che ammonta a 18 milioni e 680 mila euro, di cui 15.200.000 di Regione Lombardia e 3.480.000 delle Camere di Commercio Lombarde. L’intervento  e’ finalizzato a sostenere gli esercizi commerciali e le micro e piccole imprese lombarde che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid-19, per aiutarle a riaprire adottando le misure adeguate durante la ‘Fase 2′ e ottenere giusti livelli di sicurezza sia per l’impresa stessa con i suoi dipendenti sia per i clienti sia infine per i fornitori.

Il provvedimento riguarda i settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi e dell’istruzione.  Sono escluse le aziende che hanno proseguito l’attivita’ e quelle che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti.

L’aiuto consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto, come da sempre richiesto e auspicato da Confcommercio Lombardia, fino al 60% delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70% delle spese per le micro imprese. Il contributo e’ concesso nel limite massimo di 25.000 euro.

L’investimento minimo richiesto e’ pari a 2.000 euro.

Sono ammesse al contributo le spese per gli interventi che riguardano la messa in sicurezza sanitaria come per esempio: macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali; apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili; interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali; strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio (parafiato, separe’, dehors); termoscanner; strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti; dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, occhiali; spese di formazione sulla sicurezza sanitaria, etc. Unioncamere sara’ soggetto gestore e attuatore della misura. A seguito di questa delibera, nei prossimi giorni, sara’ emanato un bando.

 

AGGIORNAMENTO PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL CONTRASTO AL COVID-19 NEI LUOGHI DI LAVORO

Lo scorso 24 Aprile su invito dei Ministri del Lavoro e delle Attività produttive è stato sottoscritto un aggiornamento al “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro“, condiviso lo scorso 14 marzo tra le organizzazioni datoriali e le OOSS confederali.
Il confronto ha comportato implementazioni e specificazioni ai 13 punti di cui era composto il Protocollo del 14 marzo, nella direzione non più di una gestione emergenziale del fenomeno COVID – 19, bensì di un consolidamento di comportamenti e adempimenti in termini di prevenzione per una durata di medio termine, come specificato nella Premessa al documento.

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