ASSEMBLEA GENERALE CONFCOMMERCIO 2019

Il 6 giugno 2019 si è tenuta l’Assemblea Generale di Confcommercio Imprese per l’Italia. La relazione del Presidente Sangalli si sofferma su diversi temi quale L’Europa, la crescita dell’Italia, l’innovazione, il ruolo e la logistica delle infrastrutture, la riforma fiscale, contratti e rappresentanze, la sostenibilità ambientale, la rigenerazione urbana, il turismo ed infine gli investimenti pubblici e privati.

In Europa c’è bisogno di un’Italia protagonista, che sappia fare proposte.

E’ prioritario togliere dal computo del deficit gli investimenti cofinanziati in materia di infrastrutture, di innovazione e di capitale umano; completare l’Unione bancaria con uno schema comune di garanzia dei depositi rilanciare l’iniziativa per il varo di un’efficace web tax

Presidente Carlo Sangalli

“Innovazione, infrastrutture e riforma fiscale sono le chiavi per la crescita”

Il presidente Carlo Sangalli ha iniziato la sua relazione all’Assemblea 2019 di Confcommercio con uno sguardo oltreconfine, per poi passare subito a parlare del nostro Paese, al quale servono “realismo e saggezza” visto che la situazione economica non è certo tranquillizzante.  “Non basta quello che si sta già facendo, la ripresa è quasi nulla e per la crescita si deve e si può fare di più”, ha detto Sangalli, sottolineando che “restano sfide strutturali che vanno vinte per imboccare un nuovo sentiero di sviluppo”. Tra queste “una maggiore produttività nei servizi, perché sono i servizi di mercato il polo attrattore di produzione ed occupazione: prima, durante e dopo la crisi. In particolare, le imprese condotte dalle donne.

Per la crescita, si deve e si può fare di più.

Sono le nostre imprese, le imprese del commercio, del turismo, dei
servizi, della logistica e delle professioni, che negli ultimi venti anni
hanno difeso l’occupazione di questo Paese.

Presidente Carlo Sangalli

Per raggiungere l’obiettivo della crescita il presidente di Confcommercio ha suggerito l’utilizzo di “due ali – innovazione e infrastrutture – e un motore, la riforma fiscale“.

Bisogna dunque “puntare sul digitale“, ma per le imprese rappresentate da Confcommercio ciò significa anche “un cambiamento di prospettiva della pubblica amministrazione. La digitalizzazione funziona benissimo per i controlli e per le tasse, mentre la cattiva burocrazia continua ad ingessare le imprese e ad essere un costo aggiuntivo”. Basti pensare ai nuovi registratori di cassa: “abbiamo chiesto sei mesi, solo sei mesi in più, per organizzarci e affrontare l’investimento. E’ davvero così complicato venire incontro a questa richiesta?”, si è chiesto Sangalli, che ha quindi evidenziato che “c’è vera innovazione dove la tecnica e la tecnologia migliorano il nostro essere persone, comunità e società”.

In questo ambito, la frontiera dell’innovazione rende cruciale il tema
dell’adeguamento delle competenze, come il mondo delle professioni
sperimenta costantemente. Puntare sul digitale per noi significa qualcosa di più

Presidente Carlo Sangalli

Passando al capitolo infrastrutture, il presidente confederale ha esaltato il ruolo di trasporti e logistica chiedendo “una strategia europea integrata per l’accessibilità e il completamento, senza esitazioni o fraintendimenti, del disegno delle reti prioritarie di trasporto”.

Infine, il “motore”, la riforma fiscale, prima della quale occorre però “eliminare definitivamente gli aumenti delle aliquote Iva previsti nel prossimo biennio”. Questa, ha scandito Sangalli, “non è una battaglia della Confcommercio, per la Confcommercio. E’ una battaglia della Confcommercio a beneficio di ciascuno e di tutti i cittadini”. Al di là delle rassicurazioni, “siamo e restiamo preoccupati perché mi pare si cominci a respirare un clima politico e culturale di rassegnazione come se l’aumento dell’Iva appartenesse al nostro destino e non fosse una scelta nelle nostre mani. L’altra grande urgenza fiscale è “il processo di riordino e progressiva riduzione delle aliquote d’imposta sui redditi personali“, che deve tenere insieme tre principi: “semplicità degli adempimenti;  equità di una ‘no tax area’ che valga per lavoro dipendente e autonomo;  progressività, anche attraverso un uso accorto delle detrazioni e delle deduzioni d’imposta”. Le risorse dovranno essere trovate “dal riordino e dalla riduzione della spesa pubblica improduttiva, dalle dismissioni di patrimonio, dal contrasto e dal recupero di evasione ed elusione”.

Usciamo da questa trappola, mentale prima che contabile.
Per questo, sull’Iva non abbassiamo la guardia, né oggi, né domani,
né mai!

Presidente Carlo Sangalli

Passando a parlare di contratti e rappresentanza, il presidente di Confcommercio ha detto: “noi siamo per uno Stato autorevole. E uno Stato forte e autorevole riconosce, in chiave di sussidiarietà, il ruolo dei corpi intermedi, il ruolo delle parti sociali. Chiediamo di permetterci di fare meglio il nostro lavoro, rafforzando la contrattazione collettiva tra le parti sociali più rappresentative”.

Oggi il contratto collettivo è un concreto modello di “sostenibilità”,
che significa per noi sguardo lungo e qualità, qualità dell’impresa e
del lavoro.

Presidente Carlo Sangalli

Capitoli successivo delle relazione il tema delle città, dove va migliorata la “qualità del vivere e del lavorare, dai centri storici alla rigenerazione delle periferie”, esaltando “la capacità dell’impresa diffusa di contribuire al lavoro di ‘rammendo’ di città grandi e piccole”.

Se la società è un “equo sistema di cooperazione che dura nel tempo
tra una generazione e la successiva”, quello che lasciamo deve essere
sempre maggiore – o quantomeno uguale – al capitale naturale, sociale,
culturale, finanziario che noi stessi abbiamo ereditato.

Presidente Carlo Sangalli

E quello del turismo, settore nel quale “pesano i ritardi nell’emanare – e a volte anche semplicemente nell’applicare – norme di contrasto all’abusivismo” e per il quale “va messa in campo una strategia a regole vigenti ripartendo dal Piano Strategico di Sviluppo del Turismo per il periodo 2017-2022″.

Parlando di sostenibilità, sull’ambiente e l’uso delle risorse energetiche, significa anzitutto cambiare passo. Cambiare passo, ad esempio, per ridurre il costo della provvista energetica. Cambiare passo su una imposizione fiscale che incide sul prezzo dei prodotti energetici per più del 50 per cento. Cambiare passo per equilibrare la bolletta energetica tra le imprese
che consumano poco e quelle che consumano tanto.

La sostenibilità deve diventare una virtù dinamica del processo di
crescita, incentrato sull’utilizzo delle risorse disponibili a condizione
di riprodurle a beneficio delle generazioni future.

Presidente Carlo Sangalli

Infine gli investimenti, pubblici e privati: “ci sono – ha sottolineato Sangalli – oltre 100 miliardi di euro di opere programmate a bilancio, i cantieri vanno sbloccati davvero e non solo sulle pagine della Gazzetta Ufficiale”, mentre il rilancio degli investimenti privati “chiama in causa la riattivazione del circuito virtuoso tra credito e sviluppo di cui i Consorzi Fidi devono essere parte integrante”.

Lo abbiamo fatto sulle spalle di oltre 70 anni di “Imprese per l’Italia”.
Imprese per l’Italia è il senso della nostra presenza.
Imprese per l’Italia è il perimetro del nostro impegno.
Imprese per l’Italia è l’ambizione del nostro futuro.
Imprese per l’Italia è la Confcommercio.
E la Confcommercio siete voi. Siamo tutti noi.

Presidente Carlo Sangalli

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