CONFCOMMERCIO LOMBARDIA SULLA GIORNATA DELLA RISTORAZIONE: PUBBLICI ESERCIZI IMPORTANTE LEVA ECONOMICA E PERNO DELLA SOCIALITÀ

Nel trimestre aprile-giugno 2023 previste in regione oltre 27.000 assunzioni nel settore

Numerosi appuntamenti organizzati dalle associazioni territoriali e oltre 800 i ristoranti lombardi aderenti. È questa la fotografia regionale per la prima edizione, domani 28 aprile, della “Giornata della ristorazione”, organizzata da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi. Primo appuntamento nazionale per rafforzare il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana, la “Giornata della ristorazione” pone centro il tema dell’ospitalità e della convivialità, simboleggiata dal pane, attore protagonista dell’appuntamento che si svolgerà per tutta la giornata di domani.

I pubblici esercizi, in gran parte micro e piccole imprese, rappresentano non solo un’importante leva economica, professionale e lavorativa, ma anche il perno intorno al quale spesso si sviluppano le relazioni tra le persone – dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo MassolettiAttività fondamentali, sia nei grandi centri sia nelle aree più periferiche, grazie alla loro capacità di essere supporto agli altri comparti economici e di creare connessioni”.

E l’importanza dei pubblici esercizi in Lombardia è restituita da numeri: i 14,7 miliardi di euro di consumi fuori casa in regione nel 2022 rappresentano oltre il 17% del totale nazionale (stima Fipe-Confcommercio su dati Istat). Anche il numero di imprese – 14,7% di quelle italiane – e di occupati dipendenti – 19,5% su base nazionale – sottolineano il peso specifico del settore, nonostante nel 2022 si sia registrato un calo in tutte le province (elaborazione Centro Studi Fipe su dati Infocamere – 31 dicembre 2022). Per quanto riguarda l’occupazione per il trimestre aprile-giugno 2023 in Lombardia sono previste oltre 27.000 assunzioni nel settore della ristorazione (fonte: Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior) *Nella tabella la suddivisione per provincia.

Nonostante le assunzioni previste, per gli operatori del settore continuano le difficoltà nel reperire personale – aggiunge MassolettiTendenza che può essere invertita grazie ad un robusto intervento di abbattimento del cuneo fiscale sul costo del lavoro. Importanti, inoltre, formazione professionale, determinante anche per offrire un servizio sempre più di qualità da parte di imprese oramai centrali nella filiera turistica, e politiche specifiche su innovazione e credito, che possono aiutarli a confermarsi come protagonisti economici della rigenerazione urbana”.

 

 

 

 

Bergamo 2.270
Brescia 4.890
Como 2.340
Cremona 540
Lecco 960
Lodi 270
Mantova 670
Milano 9.780
Monza e Brianza 1.510
Pavia 870
Sondrio 950
Varese 2.110