Il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti all’evento “Lombardia, Europa. Vincere la sfida della competitività”
In Regione commercio, turismo, servizi e trasporti rappresentano 8 imprese su 10 imprese e contribuiscono a quasi il 70% del valore aggiunto
“Il terziario di mercato è la componente più corposa e dinamica del sistema socioeconomico lombardo, nazionale ed europeo. Commercio, turismo, servizi e trasporti, infatti, sono i primi comparti per numero di imprese, occupati e contributo al valore aggiunto. I servizi, inoltre, sono determinanti per la competitività della manifattura, garantendo una filiera moderna ed efficiente”.
Così il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti intervenendo all’iniziativa “Lombardia, Europa. Vincere la sfida della competitività” organizzato da Regione Lombardia e Comitato Europeo delle Regioni. Un appuntamento – aperto dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – durante il quale assessori regionali, eurodeputati, stakeholder ed esponenti del mondo accademico si sono confrontati sulle sfide della competitività, della transizione ecologica e digitale e della formazione.
“Il terziario – ha proseguito Massoletti – è dunque fondamentale per lo sviluppo della Lombardia e dell’Europa, ma le istituzioni devono mettere le imprese nelle condizioni di assolvere fino in fondo a questo compito; attraverso un accesso al credito semplice e sostenibile, la valutazione d’impatto dei provvedimenti sulle imprese, in particolar modo quelle micro e piccole, la garanzia di mercati privi di distorsioni normative e fiscali, l’alleggerimento del carico burocratico, pur senza sacrificare la regolamentazione, e una formazione che prepari i giovani al mercato del lavoro e all’autoimprenditorialità. Non meno importante, il ruolo che le micro e piccole imprese, in particolar modo i negozi di prossimità, hanno per lo sviluppo sostenibile e la rigenerazione dei centri urbani. Per un mercato equo e a parità di condizioni, occorre inoltre contrastare le pratiche distorsive delle piattaforme e-commerce che, oltre a ricercare situazioni di vantaggio fiscale, sono responsabili di un surplus di vendite con prodotti provenienti da mercati orientali che non rispondono a regole di qualità, controlli e di metodi di lavoro coerenti ai criteri di sostenibilità del nostro mercato”.
“Per la competitività europea – conclude Massoletti – sono necessari investimenti che nascano dal confronto con associazioni rappresentative ed istituzioni vicine a cittadini e imprese. Per questo riteniamo prioritario scongiurare la centralizzazione del Fondi di coesione, che ridurrebbe il ruolo delle regioni nel definire le politiche specifiche per la crescita di ciascun territorio”.