A trainare i flussi le località montane. Trend positivo anche nelle città e sui laghi
Il vicepresidente vicario Carlo Massoletti: turismo asset chiave dell’economia lombarda. Destagionalizzazione, marketing territoriale e valorizzazione delle strutture ricettive per incrementarlo
Complici il calendario e il meteo, in Lombardia questo ponte dell’Immacolata è all’insegna del turismo, confermando i dati dell’indagine nazionale di Federalberghi che prevede quasi 14 milioni di italiani in viaggio, dei quali quasi la metà di chi resta in Italia (l’87,9%) si muoverà nella stessa regione di residenza.
Protagonista in Lombardia è la montagna. In provincia di Sondrio previsti elevati tassi di visitatori, con la Valtellina, in particolare Bormio e Livigno, a fare la parte del leone. Quasi sold out le strutture ricettive delle valli bresciane e buon flusso in Valsassina, compreso l’impianto sciistico di Bobbio. Anche sulle Alpi e Prealpi bergamasche si registrano buone prenotazioni, con un trend in crescita rispetto allo scorso anno.
E se la montagna traina, le città dimostrano vivacità: gli alberghi di Mantova sono sold out sabato 6 dicembre e quasi domenica 7. Buone le presenze anche a Brescia e Bergamo. Non mancano, inoltre, turisti che si recheranno sui laghi, dove comunque molte strutture sono chiuse in questa stagione. Dal lago di Como, al ramo lecchese, dalla sponda lombarda del Garda fino ai laghi della provincia di Varese le presenze saranno buone.
“Il turismo si conferma un asset chiave dell’economia lombarda – dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti – Questo grazie ad una regione che offre un’ampia offerta turistica permettendo di vivere esperienze differenti, dalla montagna ai laghi, fino alle bellezze artistiche e specialità enogastronomiche, in un perimetro ristretto. Per incrementare questo trend, che avrà ad inizio anno la spinta dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026, sono necessarie politiche di destagionalizzazione, marketing territoriale e valorizzazione delle strutture ricettive”.


