ORDINANZA REGIONALE 573 IN VIGORE DA 1 A 14 LUGLIO 2020

Coronavirus: emanata la nuova Ordinanza di Regione Lombardia n. 573 del 29/06/2020. Le disposizioni saranno in vigore dal 1 al 14 luglio 2020.

Tra le  principali disposizioni:

  • Confermato obbligo uso mascherina all’aperto
  • Dal 1 luglio consentiti fiere e congressi nel rispetto delle apposite linee guida
  • Dal 10 luglio riapertura discoteche e locali da ballo (solo all’aperto) secondo le linee guida

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NUOVA ORDINANZA REGIONALE 546: INDICAZIONI PER I DATORI DI LAVORO

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Il Presidente della Regione Attilio Fontana ha firmato l’Ordinanza regionale n. 546 del 13 maggio. Il provvedimento prevede alcune prescrizioni per i datori di lavoro, più restrittive di quelle statali, per garantire la tutela della salute in tutti i luoghi di lavoro in Lombardia (es. attività produttive, uffici, negozi, attività aperte al pubblico etc.).

Le misure sono valide dal 18 al 31 maggio

  1. Il datore di lavoro o un suo delegato deve sottoporre il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea. Questa operazione deve essere effettuata anche quando, durante l’attività, il lavoratore dovesse manifestare i sintomi di infezione respiratoria da COVID – 19 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite). Se la temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione devono essere momentaneamente isolate e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede.
    Il datore di lavoro comunicherà tempestivamente tale circostanza, tramite il medico competente di cui al D.L. n.81/2008 e/o l’ufficio del personale, all’ATS territorialmente competente, la quale fornirà le opportune indicazioni cui la persona interessata dovrà attenersi.
  2. È fortemente raccomandato anche rilevare la temperatura dei clienti/utenti, prima dell’accesso. Con temperatura superiore a 37,5°, non sarà consentito l’accesso e la persona dovrà contattare il proprio medico curante.
  3. È fortemente raccomandato scaricare e utilizzare l’ app “AllertaLom” il questionario “CercaCovid” deve essere compilato quotidianamente da parte del datore di lavoro e da tutto il personale..

Per gli aspetti non diversamente disciplinati dall’ Ordinanza, rimane in vigore quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020.

Il mancato rispetto delle misure indicate nell’ Ordinanza è sanzionato secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.

ORDINANZA N.532 LOMBARDIA, NUOVE DISPOSIZIONI PER MERCATI VALIDE SINO AL 3 MAGGIO

Mercati scoperti

Le amministrazioni comunali possono individuare uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio in cui attuare la riapertura dell’attività, limitatamente alla vendita di prodotti alimentari, purché siano osservate e fatte osservare le seguenti misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza, a cura dei comuni stessi:

a) definizione preventiva da parte dell’amministrazione comunale, per ogni mercato aperto, dell’area interessata, dell’assegnazione temporanea dei posteggi e della capienza massima di persone contemporaneamente presenti all’interno dell’area stessa, comunque non superiore al doppio del numero dei posteggi;

b) individuazione di un appartenente alla polizia locale o di un funzionario comunale che assuma il compito di “Covid Manager” per coordinare sul posto il personale addetto, con l’eventuale supporto di volontari di protezione civile, ai fini dell’assistenza a clienti ed operatori del mercato e dell’attuazione delle misure di cui alla presente Ordinanza nonché delle ulteriori misure di prevenzione e sicurezza emanate dai Comuni;

c) limitazione del perimetro esterno dell’area di mercato con transenne, nastro bicolore o altri strumenti idonei in modo che vi sia un unico 2 varco di accesso separato da quello di uscita dall’area stessa;

d) segnaletica nei dintorni dell’area di mercato che consenta alla clientela di indirizzarsi verso l’unico varco di accesso;

e) indicazioni all’interno dell’area di mercato che orientino la clientela verso il varco d’uscita;

f) accesso all’area di mercato, al fine di limitare al massimo la concentrazione di persone, consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori di anni 14, disabili o anziani;

g) rilevazione da parte di personale addetto con l’eventuale supporto di volontari di protezione civile, mediante idonee strumentazioni, della temperatura corporea dei clienti, prima del loro accesso all’area di mercato, e degli operatori commerciali del mercato; inibizione all’accesso all’area, a seguito di rilevazione di temperatura corporea uguale o superiore a 37,5° C, con invito a ritornare alla propria abitazione, a limitare al massimo i contatti sociali e a contattare il proprio medico curante;

h) messa a disposizione dei clienti, a cura degli operatori del mercato, di idonee soluzioni idroalcoliche per le mani e di guanti “usa e getta”, quest’ultimi da utilizzarsi obbligatoriamente;

i) rispetto, sia all’interno dell’area di mercato sia per i clienti in attesa di accesso all’area, del distanziamento interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramenti;

j) obbligo di utilizzo da parte degli operatori commerciali di mercato di mascherina a copertura di naso e bocca nonché di guanti;

k) distanziamento di tre metri tra le attrezzature di vendita dei singoli operatori di mercato;

l) presenza di non più di due operatori per ogni posteggio.

Le amministrazioni comunali possono prevedere, in relazione alle predette aree di mercato, ulteriori misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza ed informano attraverso i propri strumenti di comunicazione istituzionale circa le aree di mercato individuate, la loro delimitazione e l’adozione concreta delle misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza relative alle singole aree.

Restano sospesi:

● i mercati non individuati dai rispettivi comuni per la riapertura dell’attività di vendita dei prodotti alimentari;

● le attività di vendita dei prodotti non alimentari nei mercati scoperti;

● le fiere e le sagre.

 

Aperture prefestive

La vendita dei prodotti rientranti nelle seguenti categorie merceologiche:

● computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici in esercizi non specializzati;

● apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati;

● articoli per l’illuminazione;

● ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico;

● apparecchiature fotografiche e relativi accessori, è consentita nelle giornate prefestive di giovedì 30 aprile e sabato 2 maggio 2020.

QUI IL TESTO INTEGRALE

11 APRILE: ORDINANZA 528 REGIONE LOMBARDIA

La nuova ordinanza n.528 “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” di Regione Lombardia è in vigore da Martedi 14 Aprile 2020 sino al 3 Maggio 2020.

RESTANO INVARIATI I PROVVEDIMENTI riguardanti gli spostamenti, presenza di persone in luoghi pubblici e attività all’aperto e sportive

CONFERMATA la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali (che proseguono l’attività in smart working, salvo eccezioni per particolari scadenze) dei mercati all’aperto e tutte le attività non essenziali.

COMMERCIO AL DETTAGLIO

È CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE NEGLI IPERMERCATI E NEI SUPERMERCATI, l’acquisto dei seguenti articoli:

  • articoli di carta, cartone
  • articoli di cartoleria e forniture per ufficio
  • libri
  • fiori e piante.

CONSENTITA L’APERTURA di negozi di commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati

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COVID-19: ORDINANZE REGIONE LOMBARDIA VALIDE SINO AL 15 APRILE

TESTO INTEGRALE ORDINANZA 21 MARZO 2020

TESTO INTEGRALE ORDINANZA 22 MARZO 2020


Le disposizioni producono effetto – salvo diverse disposizioni legate all’evoluzione della situazione epidemiologica – fino al 15 aprile.

Tra le disposizoni principali

– il divieto di assembramento nei luoghi pubblici – fatto salvo il distanziamento (droplet) – e conseguente ammenda fino a 5.000 euro;

– la sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;

– la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;

– la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;

– la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;

– la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;

– la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti nella struttura dovranno lasciarla entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza


STRUTTURE RICETTIVE: AGGIORNAMENTO ORDINANZA REGIONALE 22 MARZO

“Sono chiuse tutte le strutture ricettive comunque denominate e sospesa l’accoglienza degli ospiti dall’entrata in vigore del presente provvedimento. Per gli ospiti già presenti nella struttura in tale momento l’ospitalità non può protrarsi oltre le 72 ore successive all’entrata in vigore del presente provvedimento. La presente disciplina si applica anche ai residence, agli alloggi agrituristici e alle locazioni brevi per finalità turistiche. Le strutture possono permanere in servizio per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza (pernottamento di medici, isolamento di pazienti, ecc.) ivi compreso il regolare esercizio dei servizi essenziali.

È altresì consentito nelle strutture ricettive comunque denominate il soggiorno delle seguenti categorie:

  • personale in servizio presso le stesse strutture;
  • ospiti che vi soggiornano per motivi di lavoro in uno dei servizi per cui non è disposta la chiusura o la sospensione dell’attività;
  • personale viaggiante di mezzi di trasporto;
  • ospiti costretti a prolungare il soggiorno per cause di forza maggiore che non consentano il trasferimento nei termini suindicati;
  • soggetti aventi residenza anagrafica nelle stesse strutture;
  • soggetti che assistono persone malate o ricoverate in strutture sanitarie;
  • soggetti che hanno stipulato, antecedentemente al 22/3/2020, un contratto con la struttura ricettiva per il soggiorno nella struttura stessa.

Sono escluse da quanto previsto le residenze, le strutture e gli alloggi per studenti universitari e le strutture per il soggiorno a fini assistenziali e solidaristici.”


– il fermo delle attività nei cantieri edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attivita’ di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari;

– la chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;

– il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, salvo che nei pressi della propria abitazione

Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, valgono le prescrizioni su distanziamento degli utenti contenute nelle due ordinanze regionali già in vigore.

 

Stati generali patto per lo sviluppo, Massoletti: “Priorità rilanciare commercio nei centri urbani”

Il vicepresidente di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti è intervenuto alla riunione degli Stati Generali del Patto per lo sviluppo lombardo nella sede di Regione Lombardia.

Tra le priorità sottolineate nel corso dell’intervento: il rilancio del commercio nei centri urbani attraverso il sostegno alle aggregazioni di imprese, la definizione di nuovi canali di accesso al credito per le MPMI, il potenziamento e l’evoluzione dei Distretti del Commercio come veri “cluster” di programmazione e rigenerazione urbana.

“Inoltre” ha sottolineato il vicepresidente Massoletti “sarà fondamentale che la prossima programmazione Comunitaria tenga in considerazione il ruolo strategico del Turismo, supportandolo attraverso opportune risorse, così come dovranno essere sostenuti i Distretti del Commercio, sempre più luoghi di innovazione anche in ottica smart city”

 

Bando per le imprese storiche: dal 28 febbraio le domande

Si avvicina l’apertura del bando “Imprese storiche verso il futuro“, rivolto alle imprese inserite nell’elenco regionale delle attività storiche. Sono previsti contributi a fondo perduto pari al 50% per un investimento minimo di 10 mila euro.

Per progetti di:
Ricambio generazionale e trasmissione di impresa;
Riqualificazione dell’unità di svolgimento attività;
Restauro e conservazione;
Innovazione;

Spese ammissibili (tra le altre):
Acquisto di allestimenti, attrezzature, arredi;
Efficientamento energetico;
Interventi di restauro o conservazione arredi, mobili, insegne storiche;

Presentazione domande: 28 febbraio – 29 aprile 2020

Scrivici per avere più informazioni!

Piano per il turismo: ecco le priorità

Confcommercio Lombardia è intervenuta giovedì 30 gennaio 2020 in IV Commissione Consiliare Attività Produttive per esporre le considerazioni dell’Associazione in merito Piano per lo sviluppo del Turismo e dell’Attrattività” per il triennio 2020-2022.

Si tratta di un piano fondamentale per lo sviluppo dell’attività turistica in Lombardia, per questo abbiamo evidenziato una serie di priorità che chiediamo vengano integrate nelle linee di intervento.

  • Necessità di inserire il Turismo a pieno titolo nella nuova programmazione dei Fondi UE. L’utilizzo delle risorse comunitarie per la filiera turistica è, infatti, uno straordinario strumento che deve consolidarsi anche nel prossimo futuro. Per quanto concerne la Programmazione Europea 2021-2027, riteniamo essenziale che il prossimo Piano Operativo Regionale preveda un’apposita Azione dedicata al settore del Turismo.
  • Promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie (5G) e Big Data. 
  • Contrasto ad abusivismo e illegalità. Devono trovare spazio azioni per perseguire con maggiore e rinnovata efficacia il contrasto ad ogni forma di illegalità, per esempio per il settore dell’accoglienza favorendo la piena applicazione del “CIR – Codice Identificativo di Riferimento” per le strutture ricettive e gli affitti brevi. Fondamentale l’impegno della Regione affinché a livello ministeriale si perseguano obiettivi di qualificazione della professione delle “guide turistiche” attraverso norme che stabiliscano requisiti  univoci su tutto il territorio nazionale e supportino la formazione continua a livello regionale. Il recepimento regionale della “Direttiva Pacchetti” deve, inoltre, trovare applicazione e coerenza con i controlli da parte degli enti locali .
  • Favorire eventi in occasione di manifestazioni fieristiche.  Sarà infatti importante coordinare azioni territoriali in grado di costruire una rete di “eventi fuori salone” collegati alle manifestazioni fieristiche e alle “week” tematiche. Alcuni noti esempi (dal Salone del mobile alla Settimana della moda) mostrano come il modello sia in grado di amplificare e promuovere  il contesto territoriale, sfruttando l’occasione dell’evento principale.
  • Un’Agenda strategica per le Olimpiadi Milano Cortina 2026
  • La valorizzazione di tutta la filiera turistica, dalla ricettività alla ristorazione, dal turismo organizzato alle professioni turistiche.

 

Legge sulla Rigenerazione Urbana: facciamo chiarezza

Legge regionale sulla Rigenerazione Urbana: di cosa si tratta? Quali opportunità per le imprese lombarde?

Per fare chiarezza, Confcommercio Lombardia, ha organizzato un seminario tecnico con i rappresentanti delle Ascom e il dott. Sergio Perdiceni, dell’Unità Organizzativa Urbanistica e Assetto del territorio di Regione Lombardia. Perdiceni ha illustrato gli elementi essenziali della nuova Legge di Rigenerazione Urbana (l.r. 26 novembre 2019 n. 18) approvata ad ottobre dal Consiglio Regionale, evidenziando dettagli e opportunità per chi fa impresa sul territorio.

 

 

Ricordiamo brevemente i dettagli del provvedimento:

il 12 novembre il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge sulla rigenerazione urbana, che prevede una serie di agevolazioni per il recupero delle aree urbane dismesse.

Confcommercio Lombardia ha seguito tutto l’iter di approvazione del provvedimento partecipando, lo scorso 3 ottobre, all’audizione convocata dalla V commissione “Territorio e infrastrutture” del Consiglio Regionale della Lombardia.

Tra le agevolazioni figurano:

  • La possibilità di incrementi delle volumetrie fino al 20% a fronte di interventi su edifici dismessi che comporteranno il miglioramento delle condizioni delle strutture dal punto di vista energetico e della sicurezza;
  • Uno sconto fino al 60% sugli oneri di urbanizzazione;
  • Premialità per l’insediamento di attività di vicinato all’interno dei Distretti del Commercio;

Per quanto riguarda gli interventi nell’ambito della logistica che saranno effettuati al di fuori delle aree interessate da rigenerazione urbana, è previsto un aumento del 50 % degli oneri.

In sede di approvazione è stato presentato anche un emendamento che prevede, tra le destinazioni urbanisticamente compatibili ed anche in deroga a eventuali prescrizioni o limitazioni poste dal PGT, il “ricettivo fino a 500 mq”.

Scarica la legge

Imposta di soggiorno: prosegue confronto con Regione Lombardia

CIR (Codice Identificativo di Riferimento) e imposta di soggiorno: sono questi i temi prioritari quando si parla di turismo, affitti brevi e imprese del settore. Per questo Confcommercio Lombardia sta da tempo portando avanti il dialogo con la Regione per fissare passi e obiettivi da perseguire nei prossimi mesi.

Il Segretario Generale, Giovanna Mavellia, ha partecipato alla nuova convocazione del Tavolo Turismo a Palazzo Lombardia, con l’Assessore Regionale Lara Magoni e il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, per fare il punto su

  • Applicazione del CIR: in questo senso, è stato deciso di avviare un road show, in collaborazione con Anci e Regione, per informare i Comuni sull’applicazione del codice, gli obblighi che ne derivano e spingere per  un inasprimento di controlli e sanzioni;
  • Imposta di soggiorno: l’impegno, su questo fronte, è quello di aprire un tavolo specifico nel mese di gennaio 2020, per la definizione precisa della destinazione dell’imposta, come richiesto dalle associazioni.