IMPRESE: SERVONO PIU’ INTERVENTI DI SOSTEGNO E SERVONO VELOCEMENTE

Bene la lettera inviata da Regione Lombardia al Presidente del Consiglio Conte che, sulla base anche delle nostre stime, chiede più flessibilità per interventi sulla spesa corrente da affiancare ai ristori del Governo”.

E’ il commento di Confcommercio Lombardia alla missiva inviata a firma del Presidente della Regione Attilio Fontana al Governo, per sollecitare la possibilità di intervenire con nuove misure regionali a sostegno dei settori più duramente colpiti dalle nuove serrate anti-Covid.

Le misure previste dal Governo sono benvenute, ma ancora non bastano a sanare le perdite di questi mesi” sottolinea Confcommercio Lombardia.

La stima della perdita in Lombardia per il solo settore della ristorazione, sottoposto al vincolo delle chiusure alle 18, è di 860 milioni ogni mese.

Ma accanto a questo – prosegue Confcommercio Lombardia – bisogna ricordare che è il terziario tutto ad essere schiacciato da una crisi senza precedenti. Parliamo, oltre che della ristorazione, degli esercizi al dettaglio, dei servizi, del comparto del turismo, e molti altri. Sono interi settori economici che rischiano la sopravvivenza, stiamo mettendo a dura prova la tenuta stessa del tessuto economico lombardo”.

Nessuno vuole porre in contrasto la tutela della salute e l’economia, ma proprio per questo – rileva Confcommercio Lombardia – le imprese hanno bisogno di liquidità con interventi commisurati alla perdita reale di fatturato e, soprattutto, immediati”.

Il nostro allarme è stato chiaro: è finito il tempo degli annunci” conclude Confcommercio Lombardia. “Gli imprenditori, che in questa emergenza hanno dimostrato senso di responsabilità, hanno bisogno di risposte, e ne hanno bisogno ora”.

DECRETO RILANCIO: ANNUNCIATI STOP IRAP E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Il Consiglio dei ministri ha approvato il dl Rilancio, che include interventi per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza covid-19 per famiglie, lavoratori e imprese. Si tratta di una maxi-manovra da 55 miliardi di euro.

In attesa del testo integrale, annunciati circa 10 miliardi per la proroga della Cig, 12 miliardi per i pagamenti dei debiti dei Comuni e degli enti territoriali, oltre 4 miliardi al rinnovo del bonus autonomi confermato a 600 euro per aprile e che salirà a 1000 euro a maggio, circa 500 milioni per il sostegno di colf e badanti.

Stop all’acconto Irap da 4 miliardi per imprese fino a 250 mln di fatturato, circa 6 miliardi saranno impegnati per i ristori a fondo perduto delle pmi che avverrano a “giugno” (I contributi verranno riconosciuti in favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. La misura spetterà a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019)

Annunciati inoltre  sgravi per gli affitti e il taglio agli oneri in bolletta, 2,5 miliardi per turismo e cultura (librerie, musei, cinema, luoghi di cultura, teatri).

Per le imprese previsti incentivi per la ricapitalizzazione, sconti per sanificazioni della fase 2, per gli affitti e le bollette. C’è inoltre il rinvio al 2021 dell’entrata in vigore della sugar e della plastic tax. Vengono ulteriormente prorogate per tre mesi le sospensioni dei versamenti fiscali e contributivi già previste nel Cura Italia.

Sul fronte del turismo, tra i settori più duramente colpiti dall’emergenza, spiccano le risorse di sostegno alle strutture con la cancellazione della prima rata Imu per terme, ostelli, agriturismi, stabilimenti balneari, alberghi e pensioni e lo stop della tassa sul suolo pubblico per bar e ristoranti; e un bonus vacanze tra 150 e 500 euro per i nuclei con un Isee fino a 40mila euro.

Confermato anche il superbonus da 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica con la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all’impresa che realizza i lavori.