RISTORI IMPRESE NEI COMPRENSORI SCIISTICI: DOMANDE DA 29 OTTOBRE A 12 NOVEMBRE

“Un provvedimento importante che andrà a ristorare un comparto tra i più colpiti dall’emergenza pandemica, offrendo a tutti gli operatori una prospettiva di ripartenza con maggiore fiducia in vista della nuova stagione invernale”. Così Confcommercio Lombardia plaude all’approvazione della delibera della Giunta regionale lombarda che, su proposta dell’assessore alla Montagna Massimo Sertori di concerto con l’assessore al Turismo Lara Magoni, stanzia 33,8 milioni di euro per il sostegno alle imprese turistiche ubicate all’interno dei comprensori sciistici.

“Il provvedimento di Regione Lombardia è particolarmente significativo perché, anche a seguito della nostra costante interlocuzione, andrà a ristorare non solo le attività della ricettività, ma anche le imprese della ristorazione e del noleggio di attrezzature sciistiche” osserva Confcommercio Lombardia. “Un sistema fortemente interconnesso, quello dell’economia della montagna che, in Lombardia, vale oltre 500 milioni di euro ogni anno e che, in una stagione normale, vede oltre 2 milioni e 500 mila presenze con ricadute importanti anche sul turismo delle città”.

LA MISURA

Le imprese beneficiarie della misura possono essere ricondotte alle attività esercitate in forma di impresa, iscritte al registro delle imprese con i relativi codici Ateco, ed avere sede operativa nei Comuni dei comprensori sciistici. Il valore del contributo è in base alle differenti tipologie di strutture alberghiere, extralberghiere, categoria,  numero di posti letto e capacità ricettiva.

L’indennizzo può variare da un minimo di 15.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro. L’operatore economico ha diritto a un ristoro per ogni unità operativa localizzata nel territorio di uno dei Comuni ricompresi nei comprensori sciistici. Tutto ciò entro il limite del triplo del contributo previsto per l’unità operativa maggiormente contribuita. Nel restante settore relativo all’erogazione dei servizi, l’indennizzo varia dai 5.000 agli 8.000 euro.

Il requisito formale di ammissibilità è il calo del fatturato pari almeno al 30% con riferimento. Il periodo compreso è quello tra il 1° novembre 2020 ed il 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo della stagione sciistica 2018-2019. Il minor introito è da autocertificare in sede di presentazione della domanda. Per le imprese non attive nel 2018 il requisito formale di ammissibilità consiste nell’iscrizione nel registro delle imprese dal 1° gennaio 2019.

Tra i beneficiari rientrano ad esempio alberghi e residenze turistico alberghiere, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni. Ammesse inoltre case ed appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale, residence (foresterie e locande), aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte. Sono comprese anche le agenzie di viaggio e i tour operator (inclusi i consorzi turistici). Secondo i limiti previsti dalla delibera, usufruiscono di un contributo forfettario anche gli esercizi riconducibili ai codici Ateco della ristorazione con e senza somministrazione. Tra queste, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché i noleggi di attrezzature sportive e ricreative.

Ad essere interessati sono 58 Comuni lombardi appartenenti a 7 province.

Bergamo

Branzi, Carona, Castione della Presolana, Colere, Costa Valle Imagna, Cusio, Foppolo, Gandino, Gromo, Mezzoldo, Moio de’ Calvi, Oltre il Colle, Piazzatorre, Rogno, Roncobello. Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valleve, Valtorta, Vilminore di Scalve, Valbondione.

Brescia

Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Borno, Breno, Collio, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno, Temù.

Como

Sormano.

Lecco

Barzio, Casargo, Esino Lario, Margno, Moggio.

Pavia

Santa Margherita di Staffora.

Sondrio

Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano.

Varese

Brinzio, Cunardo, Maccagno con Pino e Veddasca.

Le domande  per l’assegnazione di contributi a sostegno delle attività turistiche presenti nei comuni ubicati all’interno dei comprensori sciistici potranno essere presentate a partire da venerdì 29 ottobre dalle ore 10.00 e fino al 12 novembre alle ore 16:00

Per ulteriori informazioni rivolgiti alla tua Confcommercio di riferimento.

 

 

POSITIVI I NUOVI RISTORI REGIONALI MA IMPRESE ANCORA PIEGATE DALLA CRISI. PREOCCUPAZIONE PER NATALE.

Dalla Regione un importante segnale con ulteriori 43,7 milioni di euro per le imprese

Ma resta forte l’allarme per le restrizioni di Natale e intere filiere piegate da una crisi ormai non più emergenziale, ma strutturale

Confcommercio Lombardia registra con favore l’ulteriore stanziamento da parte di Regione Lombardia di 43,7 milioni di euro che andrà ad ampliare la platea dei beneficiari della misura Si! Lombardia, integrando così filiere e categorie sino ad oggi escluse da ogni ristoro.

E’ un apprezzato segnale di attenzione da parte del presidente della Regione Attilio Fontana e degli assessori Alessandro Mattinzoli e Davide Caparini nei confronti delle imprese lombarde e dei settori rappresentati – rileva Confcommercio Lombardia – che non risolve comunque il gravissimo scenario di una crisi non più solo emergenziale, ma strutturale.

Molti comparti e filiere sono stati ristorati dalla Regione – aggiunge Confcommercio Lombardia – ma non bisogna dimenticare che ci sono interi settori ancora piegati da mesi di fortissima sofferenza: pensiamo, ad esempio, alle attività di ristorazione, la cui sopravvivenza non può certamente basarsi sulla possibilità del solo asporto e del delivery, o il settore alberghiero ancora, di fatto, paralizzato per i divieti di spostamento.

Confcommercio Lombardia è inoltre fortemente preoccupata per il un nuovo, durissimo colpo che sarà inferto alle speranze delle imprese per il mese di dicembre, molte delle quali vedranno arrivare nuove severe restrizioni con i provvedimenti per il Natale.

Le nuove risorse regionali sono, ad ogni modo, un segnale importante e prezioso, conclude Confcommercio Lombardia, per migliaia di imprenditori lombardi impegnati ogni giorno nella sfida per mandare avanti le proprie attività.

DECRETO RISTORO: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E PROVVEDIMENTI PRINCIPALI

Di seguito i principali provvedimenti previsti dal cosiddetto “Decreto Ristoro”, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 ottobre.

Contributo a fondo perduto per gli operatori economici

Previsto l’accredito diretto sul conto corrente per chi ha già richiesto e ricevuto il contributo a fondo perduto introdotto dal Decreto Rilancio. Solo chi non ha già richiesto il contributo a fondo perduto dovrà presentare, invece, apposita istanza sul sito dell’Agenzia delle entrate, non appena disponibile.

Per chi ha già ricevuto il contributo, il nuovo importo sarà determinato come segue:

  • Somministrazione: 150% del contributo a fondo perduto già ricevuto
  • Ristoranti: 200% del contributo già ricevuto
  • Discoteche: 400% del contributo già ricevuto

Per chi non aveva invece richiesto il contributo, ricordiamo che i criteri per la determinazione sono quelli all’articolo 25 D.L. 34/2020, e cioè:

  • Imprese con fatturato 2019 fino a 400mila euro: 20% della perdita di fatturato di aprile 2020.
  • Imprese con fatturato 2019 fra 400mila e 1 milione di euro; 15% della perdita di fatturato di aprile 2020.
  • Imprese con fatturato 2019 fra 1 e 5 milioni di euro: il 10% della perdita di fatturato di aprile 2020.

L’indennizzo minimo è pari a mille euro per le persone fisiche e a 2mila euro per le imprese. Il massimale è invece di 150mila euro, quindi l’indennizzo non può in ogni caso superare questa cifra.

Credito d’imposta per i canoni di locazione

Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Nuove indennità per i lavoratori

Vengono riproposte le indennità di 1.000 euro a favore, tra gli altri, dei lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo. La bozza di Decreto prevede inoltre l’erogazione, per il mese di novembre 2020, di un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori dello sport impiegati con rapporti di collaborazione, anche presso le società e le associazioni sportive dilettantistiche.

Stop alla seconda rata Imu

Il decreto ristori prevede che le aziende colpite dalle nuove chiusure non dovranno pagare la seconda rata Imu 2020, in scadenza il 16 dicembre.

Esonero dal versamento dei contributi previdenziali

E’ riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Per approfondire: http://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-69/15515