Bene la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato infondato il ricorso con il quale il Governo Gentiloni aveva impugnato la legge lombarda istitutiva del Cir, Codice identificativo di riferimento”.
“Si tratta di un passaggio di certezza, sia sul fronte delle regole applicabili nel mercato della ricettività (secondo il principio ‘stesso mercato stesse regole’) sia sul versante delle competenze costituzionali in capo alle Regioni in materia di turismo” dichiara Fabio Primerano, componente di Giunta Apam, l’Associazione albergatori di Confcommercio Milano, consigliere di Confcommercio Lombardia e coordinatore regionale di categoria.
Il mondo del turismo – rileva Confcommercio Lombardia – sta affrontando una rivoluzione epocale grazie alle nuove tecnologie ed al mutamento globale degli stili di vita. Cogliere la forza delle innovazioni del web significa ampliare l’offerta anche ricettiva delle nostre città. Ma questa trasformazione deve anche accompagnarsi con meccanismi di contrasto a forme di abusivismo o improvvisazione.
“L’introduzione del Cir – prosegue Primerano – rappresenta un ulteriore punto di forza proprio per contrastare l’abusivismo e agevolare i Comuni nei controlli degli annunci, online e offline, di turismo in appartamento consentendo anche a Regione Lombardia di seguire un trend di regole europeo ed internazionale che permetterà uno sviluppo sano e corretto di un fenomeno in evoluzione come quello degli affitti brevi”.
Un plauso, dunque, a Regione e all’assessore Lara Magoni per aver dato applicazione a questa legge nonostante l’impugnativa “ed un auspicio – conclude Primerano – che la sentenza metta fine a dubbi ed incertezze applicative, permettendo ai Comuni di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per l’applicazione delle norme sugli affitti turistici”.