APPROVATA LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI ALBERGHI DIFFUSI E DEFINIZIONE DEGLI STANDARD QUALITATIVI OBBLIGATORI MINIMI PER LA CLASSIFICAZIONE DEGLI STESSI

La Giunta Regionale ha approvato la “Proposta di regolamento recante le disposizioni per la disciplina degli alberghi diffusi e definizione degli standard qualitativi obbligatori minimi per la classificazione degli stessi, in attuazione dell’articolo 37, lett. a), b), e), g) e l) della legge regionale 27/2015 ‘Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo’ ” per individuare criteri e modalità per l’avvio e l’esercizio degli alberghi diffusi.

In sintesi, il regolamento prevede la definizione degli ambiti in cui possono essere situati gli alberghi diffusi, ovvero porzioni di territorio comunale corrispondenti ai nuclei di antica formazione come individuati dall’art. 10, c. 2 della l.r. 12/2005 (Legge per il Governo del Territorio). I nuclei di antica formazione sono definiti per ciascun Comune all’interno del Piano delle Regole. Per le aree montane, gli ambiti consistono anche in edifici (cascine, malghe, altri edifici rurali) individuati dall’art. 10, c. 4, lett. A), n. 3 della l.r. 12/2005. Previsti anche i requisiti fondamentali  tra cui la presenza di almeno sette unità ricettive e di servizi di accoglienza centralizzati, la gestione unitaria dell’albergo e la riconoscibilità e coerenza architettonica degli immobili. Per quanto riguarda la classificazione, il regolamento rimanda ai requisiti di cui agli allegati A e C del regolamento regionale 5/2009 “Definizione degli standard alle seguenti disposizioni qualitativi obbligatori minimi per la classificazione degli alberghi e delle residenze turistico-alberghiere, nonché degli standard obbligatori minimi per le case e gli appartamenti per vacanze, in attuazione del titolo III, capo I e capo II, sezione IV, della legge regionale 16 luglio 2007, n. 15”. Infine, il contrassegno identificativo di albergo diffuso dovrà possedere i seguenti elementi: logo distintivo, logo Regione Lombardia, logo di promozione “inLombardia”, logo dell’eventuale zona o percorso turistico e livello di classificazione.

Il Regolamento continuerà il proprio iter e verrà esaminato dalla Commissione competente a partire dal prossimo settembre.