Il vicepresidente vicario Carlo Massoletti: scenario preoccupante, intervenire per non azzoppare la ripresa
Una stangata da quasi 1 miliardo e mezzo di euro. E’ quella che potrebbe abbattersi sulle imprese lombarde della distribuzione commerciale, della ristorazione, del turismo a seguito degli aumenti previsti sulla bolletta elettrica. A lanciare l’allarme è Confcommercio Lombardia, alla luce della preannunciata crescita del costo dell’energia per le imprese, calcolata da Confcommercio in +42% per l’elettricità e + 38% per il gas ad ottobre.
“Una prospettiva che ci vede fortemente preoccupati – afferma il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti – Il rischio è quello di un vero e proprio salasso per le imprese. Bisogna intervenire ad ogni livello per non azzoppare la ripresa”.
L’aumento del costo dell’energia, se non ci fossero interventi correttivi, si abbatterebbe inevitabilmente sul settore terziario lombardo, che conta complessivamente oltre 530 mila imprese. Secondo le stime di Confcommercio con Nomisma energia, un negozio tipo potrebbe vedere la bolletta elettrica salire di 6 mila euro in un anno, un ristorante di oltre 8.500 euro, un albergo intorno ai 20 mila euro.
“La Lombardia rischia di pagare un conto anche più salato di altri proprio in virtù del suo importante tessuto economico. Basti pensare che il solo settore terziario consuma quasi 20 mila Gwh di elettricità in un anno, un quinto dell’intero consumo di energia elettrica del comparto a livello nazionale. Un conto che però non ci possiamo permettere, soprattutto in questo momento in cui si sta tendando la risalita” rileva Massoletti.
“Il tema dell’energia è a tutti gli effetti, fondamentale – aggiunge Massoletti – perché rientra tra i costi incomprimibili che incidono in maniera determinante sull’attività dell’impresa, con ricadute anche per il consumatore finale”.
“Rilanciamo quindi l’appello della nostra Confederazione per intervenire sugli oneri di sistema che gravano sulla bolletta delle imprese – conclude Massoletti – così come, naturalmente, auspichiamo una riduzione delle imposte sull’elettricità. Migliaia di imprese si stanno rialzando a fatica da una crisi senza precedenti, non possiamo permetterci nessun passo indietro”.