28 Maggio 2025 15:58

IMPRENDITRICI LOMBARDE DEL TERZIARIO: PREVALE L’OTTIMISMO, MA PIÙ DI UN TERZO DEDICA A SE STESSA MENO DI DUE ORE A SETTIMANA

I risultati dell’indagine condotta da Confcommercio Lombardia e Terziario Donna Lombardia

Conciliazione vita lavoro e reperimento del personale tra le principali difficoltà

Una scelta convinta, quella imprenditoriale, che due imprenditrici su tre rifarebbero per la libertà di azione e l’autodeterminazione. Positivo, inoltre, il confronto con i competitor uomini, ma emerge una difficoltà nel dedicare tempo a sé stesse. Questa la prima fotografia che emerge dal questionario di Terziario Donna Lombardia e Confcommercio Lombardia “Quello che le donne non dicono – tutta la verità raccontata dalle donne imprenditrici” che ha raccolto le risposte di 351 imprese femminili del terziario lombardo: l’87% microimprese, l’11% piccole e il 2% medie e grandi.

Dall’indagine emerge che il 56% delle imprenditrici è stata artefice dell’avvio della propria attività, rispetto al 44% che, invece, partecipa a quella di famiglia. Alle base della scelta soprattutto una prospettiva di indipendenza economica, di libertà nella gestione del tempo e la volontà di avere un impatto sulla società. Alcune donne, invece, sono diventate imprenditrici per condizioni di necessità, come la perdita del lavoro. Prevale un sostanziale ottimismo per il futuro della propria attività, con il 36% delle imprenditrici che ha una prospettiva di stabilità e il 34% di espansione, pur con la presenza di difficoltà come reperimento di personale, affermazione del proprio ruolo, burocrazia e, soprattutto, conciliazione vita-lavoro.

E le imprenditrici giudicano appena sopra la sufficienza il loro livello di work-life balance, con la maggior parte di esse (56%) che dedica all’attività tra le otto e le dodici ore al giorno, anche se non sono poche (19%) quelle che lavorano oltre le dodici ore. In maniera speculare, si osserva come arrivi al 34% la percentuale di donne che dedicano a loro stesse meno di due ore a settimana. Conciliazione vita-lavoro che, inevitabilmente, si lega agli impegni familiari che coinvolgono quasi la metà delle imprenditrici: il 66% li condivide con la propria rete e per 7 su 10 non pregiudicano la loro attività.

Appare evidente – dichiara Lionella Maggi, Presidente di Terziario Donna Lombardia – come le imprenditrici, nonostante le difficoltà, mantengano un approccio ottimista verso il futuro, contribuendo attivamente allo sviluppo della Lombardia. Ritengo – prosegue – un segnale culturale importante, e purtroppo non scontato, che quasi sette su dieci condividano gli impegni familiari. Impegni che, tuttavia, pongono le imprenditrici di fronte alla scelta tra il sacrificare la propria attività o limitare il tempo da dedicare a sé stesse”. “Il potenziamento dell’apporto che le donne danno allo sviluppo economico e sociale – conclude Maggi richiede un approccio olistico, che va dall’attenzione delle imprese nel permettere, anche nel loro interesse, alle lavoratrici di esprimere compiutamente il loro potenziale, ad una rete di servizi pubblici con specificità funzionali a favore delle imprenditrici”.

SCARICA GLI ESITI DEL QUESTIONARIO 

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