TURISMO, MOTORE DELL’ECONOMIA LOMBARDA, TAVOLA ROTONDA A MILANO

Risorse per sostenere gli investimenti delle imprese, apertura di un maggior numero di corridoi internazionali extra Ue per spostamenti in sicurezza, formazione di figure professionali adeguate ai nuovi scenari; e poi attrazione di grandi eventi in grado di portare ricchezza e sviluppo e accrescere l’appeal turistico dei territori; una promozione capillare e diffusa del “brand” Lombardia sul palcoscenico mondiale. Sono questi, in sintesi, i punti chiave per il futuro del comparto turistico lombardo emersi dalla mattinata di lavoro a porte chiuse “Turismo, motore dell’economia lombarda” organizzata a Milano da Confcommercio Lombardia e aperta dal Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’Assessore Regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale Lara Magoni, i Presidenti di tutte le Confcommercio della Lombardia e delle Associazioni di categoria del turismo (FIPE, Federalberghi, Confturismo, FTO, Fiavet, Gitec, Rescasa) e l’intervento della professoressa Magda Antonioli, Vicepresidente di ETC – European Travel Commission.

Un incontro necessario: parole importanti dal Ministro Garavaglia, per il turismo siamo in un momento decisivo – ha affermato il Presidente Carlo Sangalli I fondi residui del bonus vacanza per il turismo, ha ricordato, devono rimanere al turismo. L’Italia resiste in zona bianca e l’economia è in ripresa. Le perdite provocate dalla pandemia sono però ingenti, in particolare per tour operator, agenzie di viaggio e settore alberghiero. Proprio per questo sono necessari maggiori sostegni per le imprese più penalizzate. E nello stesso tempo è urgente riattivare i flussi turistici riaprendo in sicurezza più corridoi con i Paesi extra europei. Senza queste aperture rischiamo di perdere importanti quote di mercato a favore dei nostri competitor esteri. Un autogol che soprattutto in una fase così delicata della ripresa economica non possiamo permetterci”.

All’orizzonte, poi – ricorda Sangallici sono appuntamenti fondamentali: da Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023 alle Olimpiadi invernali 2026. Grandi opportunità che la Lombardia può e deve cogliere appieno”.

Abbiamo apprezzato – rileva Sangalli – l’azione del Ministro Garavaglia con l’attivazione tempestiva di buona parte delle risorse destinate dal PNRR agli investimenti previsti nella misura Turismo 4.0”. “Così come positive – aggiunge Sangalli – sono state le misure delineate a livello regionale dall’Assessore Magoni, in particolare sul fronte della riqualificazione delle strutture ricettive”.

Dalla tavola rotonda tra Ministro, Assessore, Confcommercio lombarde e Associazioni di categoria del turismo sono emersi altri temi di particolare rilevanza. E’ stata ad esempio evidenziata l’urgenza di una rapida approvazione delle linee guida per convegni e congressi e di investimenti sulla formazione per il turismo. Necessario anche proseguire su azioni di contrasto alla concorrenza sleale e all’abusivismo, e l’analisi dei ai big data per il monitoraggio dei flussi turistici.

Da Sangalli e Garavaglia anche un forte appello al senso di responsabilità perché i cortei, non autorizzati, ripetuti ogni sabato incidono sull’attrattività delle città penalizzando il comparto del turismo.

LOMBARDIA: I DATI – Il turismo lombardo, archiviato il 2020 con -66% di arrivi, e -61% di presenze rispetto al 2019, nel corso dell’estate 2021 ha visto un parziale recupero: il trimestre giugno – agosto 2021 ha registrato +58% di arrivi e + 71% di presenze rispetto allo stesso trimestre del 2020.

Resta, però, un saldo negativo nel confronto con la situazione pre-pandemia: in questo caso il trimestre giugno – agosto 2021 segna un -40% di arrivi e -28% di presenze rispetto al 2019. Il trend è però crescente, mese dopo mese.

A pesare sui fatturati delle imprese lombarde, in particolare, è ancora il calo del turismo straniero (-26% nel solo mese di agosto 2021 rispetto allo stesso mese del 2019) e l’assenza del mercato dei cosiddetti “big spender” extra Ue. In Lombardia le imprese attive nel turismo sono quasi 60 mila, con una forte interconnessione con tutti gli altri comparti economici, e gli occupati diretti oltre 270 mila

CONFCOMMERCIO LOMBARDIA INCONTRA ASSESSORE GUIDESI: “SOSTENERE IL TERZIARIO PER TORNARE A CRESCERE”

Incontro con Presidente Sangalli, Presidenti delle Confcommercio territoriali lombarde e Assessore Guidesi

La ripresa economica si sta consolidando ma occorre tempo per recuperare il terreno perduto. Le imprese del terziario sono state le più colpite dall’emergenza sanitaria ed è necessario continuare a sostenere questo settore che rappresenta in Lombardia oltre il 60 per cento del Pil. Puntare, dunque, su accesso al credito – continuando anche a valorizzare il ruolo dei Confidi – semplificazioni, digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione per rafforzare commercio, turismo e servizi. Bene, inoltre, le risorse stanziate per il Salone del Mobile e le ulteriori misure che vanno nella direzione di supportare la nascita di nuove imprese, sostenendo imprenditori che, con coraggio e visione, sfidano il momento guardando con fiducia al futuro”. Così il Presidente di Confcommercio Lombardia, Carlo Sangalli, in occasione dell’incontro con l’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione, Guido Guidesi, e i Presidenti delle Confcommercio territoriali della Lombardia. Un’opportunità di confronto che, a poco più di trenta giorni dall’entrata della Regione in zona bianca, ha permesso di delineare il quadro dei primi sei mesi dell’anno dal punto di vista del terziario lombardo e di guardare alle iniziative comuni più urgenti per accompagnare la ripartenza. “Con l’Assessore Guidesi c’è condivisione di obiettivi e strategie per sostenere e facilitare la ripartenza delle migliaia di imprese che rappresentiamo – ha affermato SangalliPer questo, occorre continuare a garantire l’accesso al credito e la patrimonializzazione, così come gli investimenti sulla transizione digitale e sulle politiche sostenibili, guardando alle risorse che arriveranno dal PNRR.  Fondamentale, inoltre, puntare sul comparto del turismo, delle fiere e degli eventi, in vista di appuntamenti importantissimi come le Olimpiadi 2026 e Bergamo e Brescia capitali della Cultura 2023”.“Sarà inoltre essenziale mettere al centro le politiche di rigenerazione urbana, per consolidare da un lato quella rete di territorio nata e cresciuta con i distretti del commercio, dall’altro per contrastare la desertificazione delle città affinché siano sempre più punti di attrattività per l’insediamento di nuove imprese, anche dall’estero”.

Ottimismo delle imprese anche sul fronte dell’occupazione.

L’incontro è stata inoltre l’occasione per tracciare il quadro della ripartenza grazie ai risultati di un sondaggio che Confcommercio Lombardia ha diffuso tra oltre 350 imprese del terziario. Più di un imprenditore su due (51%) si è detto ottimista sulle prospettive della propria attività. Percentuale che sale al 58% tra le imprese della ristorazione, anche a seguito della caduta della maggior parte delle restrizioni.

Segnali confortanti dal punto di vista dell’occupazione: per 8 imprese su 10 il numero dei dipendenti o collaboratori nei prossimi mesi dovrebbe restare stazionario, o aumentare, con picchi di fiducia nei servizi. Le debolezze maggiori in questo caso si riscontrano tra le imprese della ricettività, per il 40% delle quali l’organico potrebbe andare incontro ad una diminuzione, anche alla luce delle incognite sui flussi turistici e per le conseguenti ricadute sull’occupazione stagionale. Per la continuità del proprio business, quasi un’attività di ristorazione su due si è rivolta ad attività di food delivery, ed oltre un’impresa del commercio su tre ha attivato un canale di e-commerce. Sul fronte delle eredità post pandemia, se la maggior parte degli imprenditori intervistati manterrà attenzione a sicurezza e prevenzione (63%), l’accelerazione sul digitale è vista come un’opportunità in particolare dal 35% delle imprese under 42, una percentuale più alta della media del totale delle imprese.

E’ evidente che le prospettive positive sono legate soprattutto al successo della campagna vaccinale. Si tratta però di segnali che dimostrano la reattività delle nostre imprese decise ad essere protagoniste della ripartenza” ha concluso il Presidente Sangalli.

SANGALLI: INDENNIZZI E MENO FISCO PER RILANCIARE I CONSUMI

Da una moratoria fiscale a indennizzi che aiutino le microimprese commerciali: servono misure concrete per affrontare le conseguenze socioeconomiche causate dalla pandemia. In Lombardia, spiega il presidente di Confcommercio nell’intervista a “La Provincia”, è stata una ripartenza con il freno a mano tirato per il terziario in particolare: “Oggi in Lombardia l’emergenza Covid si è attenuata ma le cicatrici che ha lasciato sono profonde e dolorose per le tante vite spezzate e per migliaia di imprese in difficoltà drammatiche”. Occorre “…un’azione di sostegno pubblico basata su indennizzi e contributi più rilevanti per compensare le imprese per le perdite subite”. “Oltre alla liquidità, che solo in parte abbiamo ottenuto, è necessaria un’azione complessa per rilanciare i consumi attraverso una riduzione del cuneo sul costo del lavoro e delle aliquote Iva”. Sul turismo occorre “un piano urgente per la promozione e il rilancio a livello globale dell’immagine del nostro Paese e dei suoi territori più rilevanti”.

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CONFCOMMERCIO, CARLO SANGALLI CONFERMATO PRESIDENTE

L’Assemblea di Confcommercio-Imprese per l’Italia, in rappresentanza delle oltre 700 mila imprese associate del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e logistica e delle professioni, all’unanimità, ha confermato Carlo Sangalli alla guida della Confederazione per il quinquennio 2020-2025.

In occasione dell’Assemblea, Confcommercio ha elaborato un documento contenente gli obiettivi e gli ambiti di intervento prioritari della nuova Consiliatura – dal ruolo dei corpi intermedi alle riforme per il Paese, dalla trasformazione digitale al nesso sempre più stretto tra città, terziario, infrastrutture e trasporti, dalla qualità della formazione alla valorizzazione del welfare contrattuale, fino ai temi cruciali e attuali della sostenibilità, della transizione generazionale, del ruolo del nostro Paese nel nuovo scenario europeo e internazionale – con l’obiettivo di avviare una nuova stagione della rappresentanza d’impresa.

Una stagione “costituente” che continui a basare la rappresentanza di Confcommercio sui principi di sussidiarietà e partecipazione: per continuare ad innovare e ammodernare l’architettura organizzativa e l’offerta di servizi, valorizzare sempre di più la rete di territori e categorie, promuovere alleanze operative e strumenti per contribuire al rafforzamento dell’attività sindacale della Confederazione.

SANGALLI: “TEMPESTA PERFETTA, A RISCHIO SCOMPARSA 270 MILA IMPRESE”

“E’ la tempesta perfetta. Oltre 270 mila imprese rischiano di scomparire”. A dirlo è il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, in un’intervista a Il Corriere della Sera “Servono subito investimenti pubblici e privati. Gli Stati Generali? L’auspicio è che il dialogo si traduca in gesti concreti”

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SANGALLI SU “IL FOGLIO”: AIUTI ALLE IMPRESE E RIDUZIONE CUNEO FISCALE SUL LAVORO

Intervento del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli su “Il Foglio”

 

“L’agenda per la ripartenza deve tenere insieme il lavoro di messa a punto dei presidi per il monitoraggio, il contenimento e il contrasto della pandemia con quanto occorre fare per riavviare e riorganizzare imprese, lavoro e sistema paese nella “nuova normalità” della convivenza con il virus. Sul versante della vigilanza sanitaria, si tratta tra l’altro di sostenere applicazione e sviluppo dei protocolli per la sicurezza sul lavoro (anche con un tax credit dedicato) e di confermare che il rispetto delle regole definite nel protocollo siglato dalle parti sociali lo scorso 24 aprile assicura all’imprenditore certezza e tranquillità rispetto ad eventuali contestazioni in materia di responsabilità civile e penale. È poi evidente che ripartire significa, sul terreno economico, risolvere il cortocircuito della crisi di liquidità (crisi che si fa pericolosa opportunità per le mafie). La lezione del debutto sul campo delle buone intenzioni del “decreto liquidità” dice a chiare lettere che occorre fare di più: per prestiti a burocrazia zero e pienamente garantiti, ma anche e soprattutto per robusti indennizzi e contributi a fondo perduto da riconoscersi a fronte delle cadute di fatturati e ricavi causate dall’impatto dell’emergenza sanitaria e per incentivi alla ricapitalizzazione. Moratorie fiscali più ampie e un credito d’imposta rafforzato per locazioni commerciali e contratti d’affitto d’azienda sono ulteriori interventi necessari al pari di una maggiore agibilità delle compensazioni fiscali e di tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni davvero tempestivi. Sul versante degli ammortizzatori sociali, resta confermata la necessità della prosecuzione degli interventi della cassa integrazione, del fondo di integrazione salariale e del sistema di indennità per lavoratori autonomi e professionisti”.

“Quanto al lavoro da preservare, è ormai tempo di ripristinare piena agibilità peri contratti a termine e il lavoro occasionale, e di agire per la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro. Il “passaggio stretto” della finanza pubblica rende poi decisivo il varo degli “innovativi strumenti europei” richiamati dal Def come strumenti capaci di tenere insieme una politica di bilancio di contrasto della crisi, la sostenibilità della finanza pubblica e la crescita di lungo termine. Ma intanto sta nella responsabilità dell’Italia avanzare con speditezza sul terreno delle riforme necessarie con l’obiettivo di un sistema Paese che funzioni meglio e punti su ricerca e sviluppo, innovazione e digitalizzazione, trasporti e logistica. Del resto, abbiamo straordinari “giacimenti” cui applicare questo tipo di approccio: la coesione territoriale, la ripartenza del nostro turismo (anche attraverso l’impulso fiscale alle vacanze degli italiani in Italia), la riorganizzazione delle nostre città ed il nuovo ruolo del commercio di prossimità, le aggregazioni di rete e di filiera nel tessuto dell’impresa diffusa, la resilienza della qualità del made in Italy e dell’Italian way of life. Ce la possiamo fare: con l’attenzione dovuta alle urgenze, ma anche con la responsabilità di un progetto che guarda all’Italia che verrà”.

FASE 2, SANGALLI: DANNI GRAVISSIMI A IMPRESE E LAVORO. CHIEDIAMO INCONTRO AL PRESIDENTE CONTE

“La Fase 2 rinvia la riapertura degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e di tante attività del turismo e dei servizi. Ogni giorno di chiusura in più produce danni gravissimi e mette a rischio imprese e lavoro. In queste condizioni diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo perduto che per adesso non sono ancora stati decisi. Bisogna invece agire subito e in sicurezza per evitare il collasso economico di migliaia di imprese. Chiediamo al Presidente Conte un incontro urgente, anzi urgentissimo per discutere di due punti: riaprire prima e in sicurezza; mettere in campo indennizzi e contributi a fondo perduto a favore delle imprese”.

Così il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commenta le disposizioni annunciate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla Fase 2.

FASE DUE, SANGALLI: “TURNI SERALI: PRONTI ALLA RIFORMA. MA STOP ALLE TASSE”

In vista della cosiddetta “Fase Due”, il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli è intervenuto sulle pagine del Corriere della Sera.

“Gli esercizi commerciali – afferma Sangalli – sono l’unica realtà imprenditoriale che, col decreto Bersani, è stata protagonista di un processo di liberalizzazione e quindi di forte flessibilità: siamo piuttosto abituati e pronti ai cambiamenti”. Sangalli accoglie la richiesta del sindaco di Milano Giuseppe Sala di ripensare gli orari del commercio ricordando però che “i negozi, vitali per la città, vivono per i flussi”. Le aperture “devono essere coerenti con i flussi della clientela che, per quanto diluiti e distanziati, devono esistere. Senza dimenticare il rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro”. Occorrerà aspettare le conclusioni del “tavolo di coordinamento che il Comune ha proposto a noi e alle altre parti sociali: è di estrema importanza, come quello avviato dalla Regione”.

Sangalli chiede “la sospensione di tutti i tributi e degli ulteriori costi legati alla mobilità sino a fine emergenza”. E “il decreto Liquidità è ancora insufficiente. Occorrono subito garanzie adeguate per prestiti a burocrazia zero, indennizzi e contributi a fondo perduto e moratorie fiscali”.

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SANGALLI: “SERVONO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO”

“I dati di marzo confermano il crollo dei consumi e del fatturato delle imprese. Serve liquidità immediata senza burocrazia integrando le garanzie dello Stato con indennizzi e contributi a fondo perduto“. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i dati dell’Ufficio Studi. “Va inoltre pianificata attentamente – ha aggiunto – la riapertura delle attività preparando i livelli sanitari, tecnologici e organizzativi perchè il Paese appena possibile deve riaccendere i motori e ripartire in assoluta sicurezza”.

COVID-19: SANGALLI: “SUBITO LIQUIDITA’ PER SOPRAVVIVENZA IMPRESE”

Intervista al Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli sul Corriere della Sera: “Il decreto appena varato va nella direzione giusta ma è una risposta ancora parziale: il problema centrale per tutti gli imprenditori resta la necessità vitale, oggi e non domani, di liquidità e zero burocrazia”

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