CONFCOMMERCIO LOMBARDIA: “E’ IL MOMENTO DI DARE SLANCIO ALLA RIPRESA, BENE MISURE PER LIQUIDITA’ E INVESTIMENTI”

Bene le misure di Regione Lombardia per garantire liquidità e favorire gli investimenti

Con il forte alleggerimento dello smart working nella Pubblica amministrazione boccata d’ossigeno per ristorazione, commercio e servizi

 

Siamo in un momento decisivo, per molte imprese la situazione ancora non è del tutto stabilizzata, ma le prospettive sono finalmente positive per guardare con fiducia ad una ripresa sostenuta e, speriamo, duratura”. Così Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia sulle aspettative e la fiducia delle imprese in vista delle prossime settimane, anche alla luce del forte alleggerimento dello smart working in larga parte del settore pubblico.

I segnali per aspettarsi un aumento importante dell’attività ci sono tutti: Il rientro in ufficio di migliaia di dipendenti della Pubblica amministrazione, oltre 400 mila in Lombardia, porterà certamente una decisiva boccata di ossigeno per le imprese dei centri delle nostre città, a cominciare dai pubblici esercizi, che beneficeranno della ritrovata pausa pranzo. Il recupero, è stato stimato, sarà almeno del 20%, ma il ritorno dei lavoratori in presenza avrà ricadute estremamente positive anche per le altre attività commerciali e dei servizi” osserva Massoletti.

In generale guardiamo con fiducia ad uno scenario favorevole nel suo complesso: la ripartenza degli eventi, delle fiere, dei congressi, la progressiva ripresa della mobilità internazionale segnano certamente un punto di svolta” aggiunge Massoletti.

Secondo il vicepresidente vicario di Confcommercio LombardiaPer poter cavalcare l’onda di questa ripresa, e possibilmente, amplificarla, è bene, però, che le imprese siano messe nelle condizioni idonee. In questo senso va certamente nella giusta direzione il nuovo pacchetto economico da 370 milioni di euro approvato da Regione Lombardia su iniziativa dell’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi: misure che, anche a seguito delle nostre sollecitazioni, prevedono risorse importanti per garantire un’iniezione di liquidità alle imprese, ad esempio, della ristorazione, del commercio al dettaglio della filiera moda, del settore del wedding e degli eventi. E poi perché stimolano gli investimenti, anche attraverso i Confidi, e facilitano l’accesso al credito”.

 

CONFCOMMERCIO LOMBARDIA: SE I NUMERI LO CONSENTONO SI TORNI PRESTO IN ZONA GIALLA

Le polemiche Regione–Governo? “L’urgenza sono i risarcimenti,

il rimpallo delle colpe non ci interessa”

Alla luce dei numeri bisogna far ripartire bar e ristoranti

 

“Se i numeri lo consentono – e dalle ultime indicazioni Rt sembrerebbe di sì – occorre tornare al più presto in zona gialla per far ripartire anche ristoranti e bar”. A chiederlo è Confcommercio Lombardia che aggiunge: “L’altro fronte prioritario resta il risarcimento rapido delle imprese per i danni subiti dall’errata valutazione della zona rossa”.

“A questo punto il ritorno in zona gialla sarebbe una scelta logica – sostiene Confcommercio Lombardia – Ciò consentirebbe, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ad oltre 45 mila imprese della ristorazione di riprendere la propria attività, seppure ancora con la difficoltà dell’orario ridotto. Si tratta di un passaggio fondamentale perché impedire le attività di somministrazione a bar e ristoranti rappresenta un costo che le imprese non possono più sostenere. Ed è chiaro ed evidente che non si può sopravvivere di solo asporto e delivery”.

“Soprattutto – evidenzia Confcommercio Lombardia – la riapertura dei pubblici esercizi favorisce il consumo e fa da volano a tutto il commercio”.

Ma c’è un punto che dobbiamo chiarire una volta per tutte: le imprese non si accendono e si spengono con un interruttore. Ogni chiusura trascina i suoi effetti negativi per molto tempo. Dopo un anno di pandemia, l’effetto negativo di ogni serrata si amplifica perché impatta su un sistema già in ginocchio. In questo contesto – sottolinea Confcommercio Lombardia – appare drammatica la situazione del comparto ricettivo. Con gli alberghi, fortemente penalizzati per il crollo dei fatturati che non hanno mai ricevuto ristori sufficienti”.

Sulle polemiche tra Regione e Governo Confcommercio Lombardia ribadisce: “E’ chiaro che chi ha sbagliato dovrà assumersi la responsabilità, ma il rimpallo delle colpe non ci interessa. L’urgenza sono risarcimenti congrui per le imprese che hanno subito una chiusura immotivata”.