DL SOSTEGNI, DOMANDE PER CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO SINO A 28 MAGGIO

Fino al prossimo 28 maggio sarà possibile chiedere il contributo a fondo perduto che il decreto Sostegni ha previsto per chi è titolare di una partita Iva ed esercita un’attività di impresa. La domanda deve essere presentata online attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate.

Il contributo può essere erogato a condizione di

1) aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro;

2) aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30%.

Un provvedimento dell’Agenzia  ha chiarito che per quanti hanno attivato la partita Iva dal primo gennaio 2019 “il contributo a fondo perduto spetta a prescindere dalla circostanza che essi abbiano registrato un calo del 30 per cento della media mensile del fatturato del 2020 rispetto alla corrispondente media del 2019”, sempre che ovviamente il loro fatturato sia stato inferiore a 10 milioni di euro. Se un soggetto svolge più attività, il limite dei 10 milioni di euro riguarda la somma dei ricavi o compensi riferiti a tutte le attività esercitate.

Calcolo del contributo

L’ammontare è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019 secondo questo schema:

  • 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro;
  • 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
  • 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
  • 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
  • 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.

È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro. La somma arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta o, a scelta irrevocabile del contribuente, lo si potrà utilizzare come credito d’imposta in compensazione.

PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PUOI RIVOLGERTI ALLA TUA ASSOCIAZIONE CONFCOMMERCIO DI RIFERIMENTO

DECRETO RISTORI BIS, CHI HA DIRITTO AL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

Il Decreto Ristori Bis ha ampliato la platea dei beneficiari del contributo a fondo perduto già previsto nel primo decreto ristori. Le norme sono indicate negli art. 1 e 2.
  • L’elenco delle categorie beneficiarie è riportato negli Allegati 1 e 2 del decreto Ristori bis. In linea generale, per le categorie che già beneficiavano del contributo che si trovano nelle zone arancione o rossa, ed è il caso della Lombardia, la percentuale di contributo viene elevata al 200%.

Elenco completo attività e percentuali di contributo

SCARICA ALLEGATO 1 DL RISTORI BIS

SCARICA ALLEGATO 2 DL RISTORI BIS

Calcolo del contributo

Analogamente a quanto previsto dal primo decreto ristori, il contributo viene calcolato a partire dalla perdita di fatturato nel mese di Aprile 2020 rispetto al 2019. Sulla perdita di fatturato viene calcolata una percentuale (10%,15% o 20% in base al fatturato annuale dell’impresa) e al risultato ottenuto viene applicato il coefficiente previsto dal Dl Ristori Bis per il corrispondente codice Ateco.

Come viene erogato

L’erogazione segue gli stessi criteri previsti nel primo Decreto Ristori
  • Automaticamente dall’Agenzia delle entrate per chi ha già beneficiato del Contributo previsto dal Decreto Rilancio.
  • Per chi non ha beneficiato del contributo sarà necessario presentare apposita istanza.

 

 

DL AGOSTO: CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER NEGOZI NEI CENTRI STORICI

L’art. 59 del DL agosto prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto per le attività commerciali presenti nei centri storici. L’obiettivo della misura è sopperire ai mancati incassi legati alla perdita di flussi turistici dall’estero. Il contributo a fondo perduto per i negozi, in ogni caso, non sarà inferiore a:

  • € 1.000 per gli esercenti che operano come ditte individuali;
  • € 2.000 per le società.

PER QUALI CITTA’

Il contributo spetterà agli esercizi commerciali nei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che, in base all’ultima rilevazione resa disponibile da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per la raccolta e l’elaborazione di dati statistici, abbiano registrato presenze turistiche di cittadini in Paesi esteri:

  • Per i comuni capoluogo di provincia, in numero almeno tre volte superiore a quelli dei residenti negli stessi comuni;
  • Per i comuni capoluogo di città metropolitana, in numero pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni.

COME SI CALCOLA

Nel dettaglio, l’art. 59, al comma 2, stabilisce che il contributo spetti se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020 è inferiore alla metà dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019.

Il successivo comma 3 dell’art. 59 del DL agosto prevede poi che l’importo del contributo a fondo perduto negozi si calcoli applicando, alla differenza di fatturato e corrispettivi registrata, la percentuale del:

  • 15%, per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente;
  • 10%, per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1.000.000 di euro nel periodo d’imposta precedente;
  • 5% per i soggetti con ricavi o compensi superiori.

L’importo massimo del contributo a fondo perduto è fissato a 150.000 euro.

Il compito dell’attuazione del contributo  sarà dell’Agenzia delle Entrate.